ʃbauttéitə

ʃbautté v.tr. - [prob. dal provenz. ant. esbair, fr. ant. esbahir] Sbigottire, restare gravemente turbato, attonito, perdersi d’animo, per paura, terrore o stupore. ‣ Part. pass. ʃbauttéitə anche come agg., sbigottito, allibito, sbaordito.

le panarazze

Du fujje ammëscke ajje accungiate aèsse,

cirche e dumanne, sta a ssa grembetelle:

cascıëgne, panarazze e ciucurelle,

cionne de pèchere e halline gresse!

Per questa pianta le parti commestibili sono le giovani foglie soprattutto cotte (crude sono abbastanza amare).

Li Cascegne

Parente delle lattughe è un ingrediente necessario per un ottima insalata di campo. Bisogna saper scegliere le pianticelle più tenere altrimenti si rischia di pungersi la bocca. Comune nei campi incolti o nei prati si raccoglie a primavera prima che cominci ad andare in seme.

Il grespino è un erbaggio a rapida cottura, di rado utilizzato singolarmente come pietanza; esso è, invece, considerato classica verdura per le misticanze. Il suo sapore dolciastro serve ad attenuare il tono amarognolo di altri erbaggi.

tènnə də lassə

Senape

canda ascejvǝ lǝ tènnǝ dǝ lassǝ, lǝ magnavǝ lu popelǝ bassǝ, pǝ candǝ erǝ bbùnǝ, s’è ngurdunèi̯tǝ lǝ galantumǝnǝ.

Canelèṷrə

Candelora, festa della Purificazione di Maria, che cade il 2 febbraio, in cui si svolge la tradizionale benedizione delle candele. Canz.: è dumanə è la Canəlèṷrə, u ci nanghə u ci pieuvə da l’immernə semə feurə, villə villə nu sulutillə quaranta jurnə di virnitillə, domani è la Candelora, o che nevichi o che piove dall’inverno siamo fuori, ma se c’è il sole avremo altri quaranta giorni d’inverno.

ciaccahallèinə

Botanica

precàcchjə s.f. (bot.). - Portulaca (Portulaca oleracea), le foglie dal sapore acidulo, crude o cotte, si consumano in insalata.

precàcchjunə s.f. (bot.) - Amaranto (Amaranthus retroflexus).